La medicina e la chirurgia compiono ogni giorno passi da gigante; pare che il dottor Novelli di Milano abbia ideato una procedura definitiva per sollevare i glutei

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Le dolenti note: i glutei. Ma quanto è difficile tirarli su? Parlo io che non ho certo una formazione alla Kardashian e che devo necessariamente adoperarmi per ottenere un risultato apprezzabile.
In teoria esiste un’unica via percorribile: la palestra; in pratica se sei pigra e molto ricca puoi tranquillamente andare dal chirurgo plastico e decidere di ottenere un buon risultato in un solo giorno. Fantascienza? Ora non più.

Ci sono novità molto interessanti per la questione ‘glutei di marmo‘ e riguardano un passo avanti fatto dalla chirurgia estetica; il dottore milanese Raoul Novelli ha infatti ideato una nuova tecnica che si chiama B-UP!per alzare i glutei e conferirgli un aspetto tonico.
La procedura non è invasiva (i disagi post operatori sono minimi) e si basa sull’utilizzo di fili di silicone invisibili.
Potete finalmente dire addio alle protesi, che detto tra noi non erano certo la soluzione più sicura per ottenere un fondoschiena da urlo. Ma vediamo insieme quali sono i vantaggi di questa scoperta.

1. L’intervento è in anestesia locale e dura un giorno

2. Sono previsti fili invisibili di silicone, completamente ricoperti da poliestere, che non si riassorbono e sono tollerati dall’organismo.

3. Zero cicatrici

4. L’intervento si basa su dei cerchiaggi: il filo viene ancorato in un punto preciso del gluteo per poi subire una rotazione e conferire il volume richiesto.

5. L’intervento è definitivo e per due settimane bisogna utilizzare una calza contenitiva ed evitare movimenti bruschi.

Sembra una favola, vero? Eppure è realtà. Se l’operazione è così semplice da eseguire e le conseguenze dell’operazione minime forse davvero vale la pena sottoporsi a questo intervento se si desidera un lato B tonico.
Le protesi non sono mai state troppo sicure e anche se sono ancora tante le persone a sottoporsi a questo intervento, si tratta di una procedura scomoda e rischiosa per la salute.

 

Azzura D’Ercole