COME STRUMENTO DI FEMMINILITA’ E SEDUZIONE
I glutei rappresentano una caratteristica fondamentale dell’essere umano.
L’ uomo si distingue dagli altri mammiferi e primati proprio per la presenza dei glutei alla base della colonna vertebrale.
L’anatomia umana e’ mutata in maniera considerevole con l’acquisizione della stazione eretta, che ha favorito lo sviluppo dei muscoli posteriori della coscia, con un conseguente incremento di volumi e dimensioni.
Il conseguimento della stazione eretta nell’essere umano, di primaria necessita’ per la sua sopravvivenza, gli ha reso possibile raggiungere punti elevati da cui attingere frutti e nutrimento, pensiamo ad alberi e piante inaccessibili prima di tale conquista.
Pertanto l’estensione dei muscoli delle cosce ha determinato notevolmente lo sviluppo della regione glutea.
Ancora oggi pero’ non è chiaro il motivo per cui le donne presentino maggiore volume nella regione dei fianchi o la presenza di adipe localizzato nei glutei.
Alcuni antropologi avanzano alcune ipotesi, individuando queste incongruenze nei differenti stili di vita di uomo e donna: il primo dedito ad attività quali caccia e pesca, la donna invece molto più sedentaria.
Tra morfologia maschile e femminile esistono molteplici differenze:
la fisicità maschile presenta un’anatomia rettilinea e squadrata, quella femminile e’ più armoniosa, caratterizzata dalla presenza di rotondita’ volumetriche e curvilinee; un’esempio eloquente e’ dimostrato dalle mammelle e dai glutei, elementi costitutivi del corpo della donna.
I glutei nella storia
Se andiamo a ritroso presso le antiche civiltà e’ interessante assistere alla raffigurazione scultorea del corpo femminile: nella cultura babilonese ad esempio la dea Ishtar veniva rappresentata con forme eccessive, al limite della proporzione, un inno all’abbondanza ed alla fertilità.
Anche nell’arte rinascimentale la tendenza era di evidenziare curve e protuberanze, considerate sinonimo di maternita’.
Persino l’ abbigliamento femminile veniva concepito per risaltare le caratteristiche tipiche del corpo, evidenziando il profilo dei glutei e della donna, un abbigliamento strategico, necessario per contrastare le visioni etico-morali di epoche, in cui si imponevano castità e morigeratezza.
Infatti tra il XVIII E XIX secolo a causa dei rigidi standard morali si ricorse all’impiego massiccio di accessori ed indumenti: corsetti, cinture e sottane, ideati per coprire il corpo della donna, ma che al tempo stesso ne risaltavano il profilo curvilineo ed armonioso.
E’ solo dopo la seconda meta’ del XX secolo che si diffondono nuovi stereotipi, dove si abbandono gli espedienti del passato, lasciando spazio ad abiti più leggeri, meno strutturati, indossati da figure dal corpo esile e dalle forme contenute.
E’ l’avvento del bikini: un’autentica rivoluzione di costume, il corpo femminile viene esaltato ed esibito, ma non vituperato.
Glutei ed eros
Presso la specie umana le differenze tra uomo e donna costituiscono uno straordinario motivo di attrazione reciproca. Gli estremi si attraggono e le differenze sono la principale attrazione per ambo i sessi.
La primaria funzione femminile e’ indubbiamente legata alla procreazione: le mammelle concepite per l’allattamento, la struttura pelvica più ampia per agevolare il parto. Dunque sono questi gli elementi fondamentali che determinano le differenze tra uomo e donna.
Ma al tempo stesso essi sono espressione di armonia e sinuosità, suscitando di conseguenza nel maschio un’attrattiva.
Le mammelle sono senza dubbio un’attrazione materna subliminale, mentre i glutei rappresentano più unatendenza erotica.
Da un punto di vista sessuale esistono delle differenze sostanziali tra mammelle e glutei.
Le mammelle suscitano un intrinseco legame con la maternita’, i glutei invece , essendo geolocalizzati nell’area perigenitale, assumono un chiaro richiamo sessuale.
L’essere umano resta comunque l’unico individuo in cui anche le mammelle costituiscono un elemento sessuale, questo e’ riconducibile all’introduzione del rapporto sessuale frontale.
L’uomo e’ l’unica specie animale che ha adottato come costume sessuale la sessualità frontale, oltre che ad essere l’unica specie in grado di diversificare le posizioni sessuali, tra cui il rapporto sessuale posteriore. Quest’ultimo pero’ si caratterizza per essere quello più primitivo ed istintivo, più correlato all’erotismo che al sentimento amoroso. Si pensa anche che dorso e natiche contribuiscano a favorire l’attrazione sessuale, semplificando la compenetrazione dei sessi opposti. E’ impensabile infatti, non ricondurre i glutei femminili ad un richiamo sessuale istintivo, oltre che ad una apprezzata arma di seduzione.
GLUTEI – IL CONCETTO DI BELLEZZA FEMMINILE IN CHIRURGIA ESTETICA
Il culto del bello e’ sempre stato oggetto di attenzione sin dai primordi:
ogni epoca storica ha avuto le proprie veneri ed i propri stereotipi.
Nell’iconografia preistorica un corpo dalle forme posteriori ridondanti era emblema di fecondità, nella Grecia classica invece vigeva la proporzione, nella Roma imperiale matrone dall’aspetto giunonico, nel Medioevo donne austere dalla fisicità esile e casta, quindi archetipi femminili in continuo mutamento che si susseguono in un’alternanza di mode e tendenze.
Ma e’ possibile definire il concetto di bellezza?
La bellezza rimane un concetto indefinibile, in quanto esso e’ molto soggettivo e deriva dall’assimilazione di immagini ed emozioni di ciascun individuo.
Anche la chirurgia estetica si e’ interrogata su questo tema, in quanto il suo scopo ultimo e’ quello di valorizzare la bellezza, attraverso il rimodellamento delle forme.
Oggi infatti con la medicina estetica e’ possibile ridefinire il profilo posteriore corporeo, ma per fare questo e’ necessario comprendere a livello profondo il significato di “bellezza”.
Per questa ragione la maestria di un chirurgo plastico risiede nella sua abilita’ nel comprendere le esigenze ed i canoni estetici, percepiti dal paziente, senza imporre in alcun modo la sua visione.
Ogni chirurgo sviluppa la propria idea di bellezza ed eleganza sulla base di informazioni, immagini che ha raccolto col tempo nel proprio database. E’ fondamentale pero’, che le informazioni di cui e’ in possesso, siano in sintonia con le richieste del paziente, senza generare un conflitto.
La combinazione tra conoscenza di modelli estetici di riferimento più competenze tecniche, distingue un chirurgo da un altro, determinandone la sua bravura.
Compito del chirurgo plastico e’ tenersi sempre aggiornato sugli ultimi trend di bellezza, sulle innovazioni di ultima generazione, con un occhio di riguardo alle volontà e richieste del paziente, sia prima che durante il post operatorio.
Infine analizzare i risultati con spirito autocritico.
Come web e social media condizionano il nostro gusto estetico
L’avvento del web e dei social media ci ha irreparabilmente condizionato, tutti nei siamo vittime passive.
Questo ha indotto chirurghi e pazienti a rivedere i propri ideali estetici.
Quindi Il chirurgo deve eseguire un lavoro magistrale: associare la propria perizia tecnica alla conoscenza dei comuni canoni estetici, consapevole che questi due aspetti non sono scindibili l’uno dall’altro.
Circa i glutei essi sono posti al centro della regione posteriore del corpo ed assumono la stessa funzione svolta dalle mammelle nella parte anteriore. I principali tratti, che li distinguono, sono dati dalla proiezione e dalla rotondità.
I principali interventi nella regione glutea prevedono un’ attenta e scrupolosa visita, dove viene esaminato il corpo paziente nella sua totalita’, al fine di identificare i reali difetti estetici.
In genere il gluteo presenta anomalie ed adipe localizzato nei fianchi, ma anche nell’interno coscia (accumuli peritrocanterici) che possono appesantire e compromettere l’armonia delle forme.
Un bel posteriore e’ dato dalla sua rotondità.
Una forma soda e rotondeggiante conferisce al posteriore un aspetto gradevole ed armonioso.
Ma diversi sono gli elementi che concorrono direttamente o indirettamente a rendere la forma dei glutei tonda. I più significativi sono: la proiezione, la piega glutea, la depressione trocanterica , la qualità della cute e la tonicita’ dei tessuti.
Affinche’ i glutei abbiano la giusta proiezione e’ necessario che nella zona vi sia un certo volume.
Volume che tuttavia dovrebbe essere relativamente rigido.
In genere nella donna gran parte del volume della natica e’ costituito dall’adipe sottocutaneo, solitamente sodo, in virtù dell’alto contenuto di tessuto connettivo fibroso. Nei soggetti esili, la lieve assenza o scarsita’ di adipe porta ad una carenza di volumi e predispone alla ptosi (cedimento tessuto).
Il volume e’ estremamente importante poiché responsabile della prominenza rotondeggiante che delinea le natiche.
Per mantenere questa proiezione i muscoli devono essere tonici e trofici.
La tecnica adoperata più diffusa per liposcolpire e rimodellare queste regioni corporee e’ la lipoaspirazione.
La lipoaspirazione ha introdotto un rivoluzionario concetto estetico: lavorare a tre dimensioni.
Prima di essa l’unico modo di operare in tre dimensioni era mediante il lifting mammario o mastopessi.
La lipoaspirazione ha permesso di intervenire direttamente sulla forma, modificando la proiezione e risaltando le curve.
Considerando che la maggior parte dei pazienti, che si sottopongono a questo tipo di operazione, sono donne, l’obiettivo di rendere il profilo curvilineo ed armonico resta la prerogativa fondamentale di ogni chirurgo estetico.