Si chiama B_Up ed è l’innovativa tecnica che permette il sollevamento permanente dei glutei con fili di sospensione, ideata e brevettata dal dottor Raoul Novelli, chirurgo plastico.

La grande intuizione alla base della nascita di B_Up è stata quella di essere riusciti a colmare uno spazio ancora vuoto in materia di chirurgia plastica. Fino a poco tempo fa, infatti, non esistevano tecniche chirurgiche davvero efficaci per trattare una zona corporea ‘difficile’ come quella dei glutei, assicurando il sollevamento e l’aumento di proiezione del lato B senza l’impiego di protesi. Sfruttando calcoli matematici, principi di anatomia e persino nozioni di architettura per lo studio delle concavità e convessità del corpo umano, il dottor Novelli ha creato una tecnica che consente di utilizzare fili di sospensione modificati in dimensioni, trazione ed elasticità, per sollevare e posizionare non solo tessuti sottili e leggeri come quelli del viso, ma anche aree più importanti, come i tessuti molli che ricoprono i muscoli del gluteo.

Come funziona B_Up?
La prima metodica messa a punto è stata quella dei cerchiaggi, cui è seguita, a fronte di ricerche, studi e calcoli, una versione aggiornata con pilastri a inclinazione variabile. B_Up con cerchiaggi: vengono utilizzati fili di sospensione di silicone ricoperti di poliestere, ovvero fili permanenti e ottimamente tollerati dall’organismo che, non riassorbendosi, hanno un effetto liftante che dura MOLTI anni. L’intervento prevede l’introduzione del filo attraverso un’incisione di circa 3 mm, che passerà con l’ago a doppia punta a cui il filo è ancorato, girando poi intorno al gluteo in punti programmati; il filo viene poi annodato nella parte mediale, verso il coccige, in modo che la cicatrice sia interamente nascosta, cicatrice che nel giro di poche settimane risulterà praticamente invisibile. A seconda della forma del gluteo e della quantità di tessuto da sollevare è possibile fare più cerchiaggi, inserendo un numero maggiore di fili, sino a ottenere il risultato desiderato. B_Up con cerchiaggi e pilastri a inclinazione variabile: nuova versione della tecnica B_Up, che prevede che ai cerchiaggi vengano aggiunti fino a 3 pilastri, per creare ‘un sostegno ingegnoso’ che stabilizza i tessuti e contrasta ancor meglio la forza di gravità. La tonicità dei muscoli, la consistenza dei tessuti e la lassità cutanea sono fattori che determinano l’asse ideale del gluteo. Quest’asse varia da paziente a paziente e può essere trovato con l’aiuto della geometria, indicando il punto migliore in cui inserire i pilastri che avranno così la funzione di correggere il gluteo in modo personalizzato grazie alla possibilità di variare l’inclinazione, risolvendo i difetti estetici del gluteo stesso. Nello specifico, i pazienti che lamentano un gluteo particolarmente cadente verso l’esterno potranno beneficiare della trazione del pilastro con risultati non solo belli ma anche estremamente stabili nel tempo. Con queste varianti la tecnica si adatta come un guanto a ogni tipo di gluteo e ciascun paziente può ottenere una risposta personalizzata su basi scientifiche.

LA PAROLA AL DOTTOR RAOUL NOVELLI

Quando e come è nata l’idea di B_Up?
Devo dire che sono sempre stato un fan del ‘lato B’ e, da chirurgo estetico, mi sono reso conto che non c’era una grande alternativa per chi volesse migliorare questa parte del corpo, eccezion fatta per la tecnica di gluteoplastica che, oltre a essere un intervento particolarmente doloroso, prevede l’impiego di protesi dure, pesanti e ad alto rischio di rigetto e dislocamento. Queste considerazioni mi hanno spinto a cominciare a pensare a come si potesse migliorare l’aspetto dei glutei in modo permanente, ma meno invasivo. B_Up è un’idea nata circa 8 anni fa, che sono riuscito a mettere a punto nella sua completezza solo da 3 anni, dopo un lungo periodo DI calcoli e valutazioni, in collaborazione con un team di ingegneri e biofisici. Affinché il progetto potesse diventare realtà non bastava l’idea da sola, ma necessitavo anche di materiale chirurgico per poter concretizzare l’intervento nei dettagli; per questo scopo mi sono venuti in aiuto dei fili chirurgici non riassorbibili, già usati in chirurgia plastica per sospendere i tessuti molli, come per esempio quelli di viso e collo. La ricerca, comunque, non è ancora finita: da perfezionista quale sono, infatti, continuo a perseguire l’idea di aggiungere a B_Up varianti che rendano la tecnica ancora più stabile ed efficace, e adattabile a ogni tipo di gluteo.

Se e quali sono le regole da rispettare per chi desidera sottoporsi a B_Up nelle fasi precedente e immediatamente successiva all’intervento?
Non è necessaria una vera e propria preparazione. Ciò premesso, è altrettanto vero che consiglio alle persone che stanno seguendo un regime alimentare controllato, o un training specifico in palestra, di effettuare l’intervento alla fine del percorso già intrapreso. Lo stesso vale per il periodo post intervento: se non si è abituati ad andare in palestra non è necessario iniziare a farlo, così come non occorre modificare le proprie abitudini alimentari. È però evidente che seguire una dieta varia, ricca di acqua e di fibre, e avere muscoli tonificati da un costante e regolare esercizio fisico sono fattori che consentono di ottenere una ripresa post intervento più rapida e di mantenere il risultato ottenuto più a lungo rispetto a chi presenta un corpo appesantito o con cute poco idratata.

C’è una prassi da seguire prima di sottoporsi a B_Up?
No, non c’è alcuna regola specifica da seguire. Chiaramente, da medico, prima ancora che da chirurgo plastico, è mio dovere valutare l’aspetto psicofisico dei pazienti e dare loro regole mediche generali per essere in buona salute. L’unica indicazione richiesta è quella di sottoporsi agli esami del sangue e a un tracciato elettrocardiografico che dovranno risultare nella norma, come da protocollo clinico per qualsiasi intervento chirurgico. Questo perché con B_Up si vanno a modificare la proiezione, la concavità e la convessità di una parte del corpo difficilmente trasformabile con l’esercizio fisico, ossia il tessuto adiposo posizionato nel polo inferiore del gluteo, sempre soggetto alla forza di gravità.

In che modo potrebbe essere utile l’intervento di un’Estetista nelle fasi pre e post operatoria?
Sicuramente una cute elastica e una buona idratazione dei tessuti sottostanti permetteranno una guarigione più veloce. Spesso si affianca l’intervento di sollevamento permanente dei glutei con fili di sospensione a una liposcultura mirata, che contribuisce a esaltare le forme, rendendo la silhouette ancora più armonica e “curvy”: in questo caso è molto utile, a breve distanza dell’intervento, affidarsi a un’Estetista esperta che, con un programma di massaggi drenanti, aiuti a eliminare più rapidamente i liquidi che si accumulano in seguito alla liposcultura, limitando gonfiori ed ecchimosi.

Infine, quali sono gli elementi vincenti di questa metodica e quali i riscontri ottenuti presso il grande pubblico?
Questa metodica è unica al mondo: prima di B_Up non esisteva un intervento ambulatoriale capace di sollevare in modo permanente i tessuti molli del gluteo, migliorandone la proiezione. I fattori vincenti di questa tecnica chirurgica sono plurimi: l’invasività minima permette un recupero rapido, le cicatrici sono piccolissime e scompaiono in breve tempo, il post­operatorio è poco doloroso rispetto a molti altri interventi di chirurgia plastica, ma soprattutto è una metodica personalizzabile, grazie all’ultima versione che ho sviluppato, quella dei ‘pilastri a inclinazione variabile’. Per questo, credo, nonostante B_Up sia da poco sul mercato, stiamo ottenendo un ottimo riscontro, sia in termini di numeri, che di risultati!