La proposta di un chirurgo: sollevare i glutei con un filo

Sanihelp.it – Dieta e sport sono indispensabili per un lato B alto, sodo e rotondo, che sfida le leggi di gravità. Un aiuto in più oggi arriva da una nuova tecnica, messa a punto e collaudata dal dottor Raoul Novelli, chirurgo plastico di Milano.

Dopo anni di studi e ricerche, il medico ha messo a punto B-Up!, una tecnica per il sollevamento dei glutei, a bassa invasività, che assicura un fondoschiena alto, pieno e naturale, senza inserimento di protesi.

«È una metodica poco invasiva che solleva i glutei e compatta i tessuti molli grazie all’inserimento di un filo permanente – spiega il dottor Novelli – L’intervento dura meno di un’ora, viene eseguito in ambulatorio chirurgico o day hospital, in anestesia locale o con blanda sedazione.

Comporta un’incisione di pochi millimetri nascosta nella piega glutea, dove si introduce un ago a due punte con il filo elastico altamente biocompatibile, ma molto resistente, che avvolge tutto il gluteo e ritorna al punto d’entrata.

Con il tempo, il filo morbido, invisibile e impalpabile, con una consistenza simile al tessuto cutaneo, diventa un sistema di sospensione stabile che contrasta la caduta gravitazionale e riporta i tessuti lassi nella posizione naturale.

Se è necessario, per realizzare l’adeguata rotondità, si aspira con la liposcultura un po’ di grasso dai fianchi o dall’addome, e poi s’innesta nel polo superiore del gluteo. Nella maggior parte dei casi si torna alla vita normale dopo 3-4 giorni di convalescenza, l’unica accortezza è tenere una calza push-up per almeno una settimana ed evitare l’attività sportiva per due» spiega il chirurgo.

A chi è adatta? «A persone di tutte le età che hanno i glutei vuoti o cadenti, per una conformazione congenita o a causa dell’età, ma è una buona soluzione anche per le donne molto magre che hanno il sedere piatto e senza forma. I risultati sono molto naturali, il lato B diventa pieno e tonico da subito e l’effetto dura molti anni». Finora sono una settantina le donne che hanno provato l’intervento. Costo: da 3.500 ai 6.000 euro, a seconda dei casi.