Una vera e propria rivoluzione nel campo della chirurgia estetica: si tratta di B-UP!, una tecnica di chirurgia dolce efficace, poco invasiva e assolutamente sicura, in grado di risolvere in maniera definitiva il problema dei glutei piatti. Ideata e perfezionata dal dottor Novelli, B-UP! è un’ottima soluzione per coloro che desiderano migliorare l’aspetto dell’area glutea senza ricorrere a tecniche aggressive e dai risultati spesso poco naturali.
Un intervento ambulatoriale, poco invasivo e privo di effetti collaterali, in grado di sollevare e rimodellare in modo definitivo i glutei: B-Up! rappresenta un’assoluta innovazione nel campo della chirurgia estetica.
Per saperne di più abbiamo incontrato nel suo studio di Milano il dottor Raoul Novelli, uno dei migliori chirurghi plastici ed estetici operanti sul territorio nazionale, a cui si deve l’ideazione e il perfezionamento di questa rivoluzionaria tecnica.
«Il lifting dei glutei è ottenuto tramite l’inserimento sottocute di sottilissimi fili di sospensione permanenti, perfettamente biocompatibili e di garantita efficacia», spiega il dottor Novelli. «Usati già da anni in altri ambiti chirurgici, sono costituiti da un monofilamento di silicone rivestito di poliestere. Una volta inseriti, i fili svolgono una doppia funzione: una puramente meccanica, per cui il filo, ancorandosi ai tessuti circostanti, ne garantisce il sostegno; e una di natura biologica, in virtù del processo di fibrosi che la sua presenza induce localmente. La fibrosi è una naturale reazione dell’organismo nei confronti dei corpi estranei: in funzione di difesa, produce intorno a essi nuovo tessuto fibroso. Così i fibroblasti, colonizzando lo strato esterno del filo, lo trasformano in una sorta di nuovo legamento naturale, capace di garantire un sostegno costante e stabile contro la ptosi gravitazionale. Le qualità elastiche dei fili adottati nella tecnica B-Up! permettono inoltre di ottenere il giusto compromesso tra stabilità di trazione e adattabilità ai tessuti, che dunque non incorrono in tagli e lesioni come potrebbe accadere con altre tipologie di filo».
B-Up! permette contemporaneamente di risollevare i glutei, accentuarne la proiezione e migliorarne la forma. Questo triplice effetto è dato dalla felice combinazione di due tecniche di disposizione dei fili, che si completano e perfezionano a vicenda: la tecnica dei cerchiaggi e quella dei pilastri a inclinazione variabile.
«La tecnica dei CERCHIAGGI è stata la prima che ho sperimentato nelle fasi iniziali di elaborazione di B-Up!», racconta il dottor Raoul Novelli. «Consiste nel disporre i fili di sospensione lungo circonferenze ideali, interne l’una all’altra e tangenti in un medesimo punto: inserendo ed estraendo il filo in diversi punti lungo le circonferenze, diminuisce l’energia che la forza di gravità e il peso del tessuto stesso esercitano sul gluteo. Ciò permette di alleggerire l’area e proiettarla verso l’esterno, conferendole rotondità senza aumentarne il volume».
In una fase più avanzata di elaborazione del metodo, alla tecnica dei cerchiaggi è stata affiancata quella dei PILASTRI A INCLINAZIONE VARIABILE. «Essa permette di accrescere, stabilizzare e soprattutto modulare l’effetto ottenuto con i cerchiaggi, adattandolo alle caratteristiche specifiche di ciascun paziente», conferma il dottor Novelli. «In questo caso non s’interviene soltanto sulla ptosi dei tessuti, ma anche sulla loro forma. La tonicità dei muscoli, la consistenza dei tessuti e la lassità cutanea sono fattori che determinano la gravità di caduta di un gluteo e quello che è il suo “asse ideale”. Quest’asse varia a seconda del paziente, ma è riconducibile a una determinata inclinazione con un angolo specifico, che può essere individuato con l’aiuto della geometria. Dato che si tratta di un calcolo vero e proprio, può essere individuato l’angolo più indicato e il punto ideale in cui inserire i pilastri cambiando i parametri inseriti nell’operazione. Proprio in questo consiste “l’inclinazione variabile”. In questo modo ogni paziente può avere una risposta personalizzata su basi scientifiche».
Le due tecniche chirurgiche sono necessariamente complementari e insieme garantiscono un risultato armonioso e stabile, proprio perché studiate specificatamente per ogni singolo gluteo.
«La tecnica B-Up! permette di aumentare proiezione e rotondità dei glutei, ma non comporta un effettivo aumento dei volumi, né modifica il rapporto tra la concavità dei fianchi e la convessità dell’area trocanterica», sottolinea il dottor Raoul Novelli. «Per intervenire anche su questi fronti e ottenere un risultato completo e armonico, è possibile affiancare a B-Up! le tecniche di Liposcultura e Lipofilling. La prima, com’è noto, permette di rimodellare la silhouette eliminando i depositi adiposi in eccesso; la seconda adotta il metodo Coleman per preparare e reimpiantare il grasso autologo nelle aree che necessitano di un riempimento».
Data la minima invasività della tecnica B-Up!, i tempi di recupero dopo l’intervento sono estremamente veloci, soprattutto se confrontati con quelli della tradizionale gluteoplastica. «Il ritorno alle attività quotidiane, personali e lavorative, è di appena 3-4 giorni, l’attività fisica può essere ripresa dopo circa un mese», conferma il dottor Novelli. «Non è necessario indossare guaine compressive, ma si consiglia l’uso di calze o leggings push up per due settimane dopo l’intervento».
E per quanto riguarda la fase preoperatoria?
«Il paziente deve sottoporsi agli esami di routine (esami del sangue ed ECG) e, dalla sera precedente, alla profilassi antibiotica», spiega il dottor Novelli. «L’intervento dura all’incirca un’ora – più un’altra mezz’ora se si sceglie di affiancare il lipofilling –, e può essere eseguito in ambulatorio chirurgico in anestesia locale assistita. Il regime ambulatoriale comporta un altro indubbio vantaggio per la paziente: il prezzo contenuto. Un intervento di B-Up! può infatti costare dai 4.500 ai 7.000 euro al massimo, cifra che comprende anche tutte le visite pre e postoperatorie».