Un intervento poco invasivo per tirare su il lato B e dargli volume grazie a fili invisibili

immagine glutei starbene

«Piccolina e con la prima di reggiseno, ho sempre puntato sul fondoschiena», racconta Marcella, 42 anni. «Purtroppo in un periodo di forte stress ho perso 7 chili in un mese, ritrovandomi con un sedere piatto e cadente. E poiché la palestra più di tanto non aiuta, ho optato per B-Up, una nuova tecnica che risolleva i glutei. Avevo qualche timore perché, dopo tutto, si tratta di un intervento, sia pure eseguito in ambulatorio. Prima infatti il chirurgo mi ha prescritto gli esami del sangue e l’elettrocardiogramma. Per quanto riguarda l’altra mia preoccupazione, il dolore, ci ha pensato una sedazione per via endovenosa. L’intervento è stato effettuato nel giro di una mattinata, senza ricovero, ma poi, a casa, ho dovuto fare i conti con alcuni effetti collaterali: oltre a un paio di ecchimosi per natica, c’era un fastidio che si rinnovava ogni volta che mi sedevo. Dovevo sedermi con attenzione perché altrimenti sentivo”tirare” i fili. Dopo una decina di giorni, quando i fili sono stati inglobati, la sensazione è scomparsa. Altre cautele: indossare calze elastiche “push-up” per 3 settimane e niente sport per 20 giorni».

I FILI CHE RISOLLEVANO

«B-Up, la tecnica da me brevettata, insegnata e presentata in questi giorni al Congresso Internazione di Chirurgia di Mosca, prevede l’inserimento nei glutei di alcuni fili concentrici, di materiale siliconico rivestito di poliestere», spiega Raoul Novelli, chirurgo plastico ed estetico a Milano. «Sono fili chirurgici, biocompatibili al cento per cento e a zero rischio di reazioni allergiche, impiegati da sei anni in tutta la chirurgia plastica e ricostruttiva. Si inseriscono nei glutei (da 2 a 4 per lato, a seconda delle dimensioni della parte), nel tessuto adiposo che si trova tra i muscoli e il sottocute. Vengono fatte 4 punturine anestetiche per lato. Non si usa il bisturi, ma un ago a doppia punta, quindi non si prova dolore. L’unica microincisione di un centimetro che viene fatta, dopo aver applicato i fili a spirale per aumentare la proiezione delle natiche, è nascosta nella piega interglutea e, quindi, è invisibile. È necessaria perché in quel punto i fili vengono annodati, assicurando un sollevamento solido e stabile nel tempo». Altro vantaggio rispetto ad altri fili chirurgici recentemente convertiti all’estetica, è che quello del B-Up non si riassorbono ma restano in modo permanente.

SCONSIGLIATO ALLE DONNE GRISSINO

Se sei parecchio sottopeso e hai un sedere piatto, il B-Up non fa per te. Se invece è molto flaccido, è necessario abbinare, nella stessa seduta chirurgica, un intervento di LIPOFILLING: si preleva tessuto adiposo dalle culotte de cheval o da altre parti “morbide”, si filtra, si stabilizza e lo si reimpianta nei glutei. I costi? Mediamente B-Up costa da 3500 a 4500 €. Ma se occorre associarvi il lipofilling la spesa sale a 5500 €.